Chi e dove

Guardando queste pagine sarà inevitabile un confronto con gli artisti a te noti, ma il tuo giudizio non sarà filtrato da esperti o da testimonial compiacenti. Ti chiedo però di giudicarmi dalla solidità delle radici più che dalla brillantezza delle foglie.

Credo che l´artista sia figlio dell´aria che respira e degli eventi che lo trasportano in una cabina senza pilota, come sono convinto che altri Mozart, altri Leonardo e molti altri veri artisti siano stati sepolti nel silenzio della storia.

 Immagina i potenziali artisti intrappolati in villaggi sperduti, gli anonimi artigiani divorati da un genio mai espresso o gli artisti abortiti ad opera di qualche imbecille (gallerista, critico d´arte, perfino qualche genitore...) che ha distrattamente deciso il loro destino.

Se pensi poi alle donne devi ammettere che metà dell´intelligenza e della creatività umana è stata ignorata da millenni, con qualche rara eccezione.

Ho percorso le strade del mondo da solo (è falso: molta gente mi ha sostenuto senza interesse...), emergendo a tratti dallo stagno in cui brancolavo in cerca d´ossigeno con molti altri compagni d'avventura.

 Se è vero che chi nuota abitualmente contro corrente puo´ attraversare il mare, c´è chi puó illudersi di nuotare nel caldo abbraccio della sua vasca da bagno o contando su coloro che nuotano per lui.

Potrebbero illudersi d'essere arrivati, mentre di fatto non sono mai partiti.

Quando il Supremo colorava l´universo del suo inaudito colore e giocava col fango, modellando il nostro antenato, pensava anche a quelli come me, incapaci però d´infondere il soffio vitale alle nostre creature che restano fragili e morte.

Il tuo sguardo potrebbe rianimarle, come accade talvolta se l´arte è travolgente e comunicativa.

 L´artista è un dono per se stesso e per la comunità: un dono scomodo o gradito a seconda delle circostanze perché richiede troppe cure per essere veramente utile.

L'artista è spesso, inoltre, un profeta suo malgrado perché legge la storia sentendo "a pelle" il respiro del mondo.

 "L´Arte è cosí inutile che non possiamo assolutamente farne a meno..." (Oscar Wilde).

 


Svolgo la mia attività a Musano (Treviso) dove sono nato nel 1945. 

Dopo la Maturità Classica ho conseguito il diploma alla Libera Accademia Artisti Associati di Milano (proff. Mosca e Albertarelli), laureandomi poi in Lettere a indirizzo Artistico presso l'Università di Padova (proff. Bettini, Pallucchini, Formaggio e tesi con il prof. Apollonio).

Prime timide esposizioni a Treviso a partire dal 1965 fino alla mostra di Torino e di Londra nel 1969: qui mi si sono aperti gli occhi sul mondo della cultura contemporanea, nel clima stralunato degli anni dei Beatles e delle mode emergenti.
Con il Matrimonio e la laurea nel 1970 è iniziata la mia presa di coscienza con una pittura davvero personalizzata che approdò a d Asiago con la gestione di una galleria stagionale consentitami dai tempi vacanti dall’insegnamento di lettere.
Asiago godeva di un’invidiabile clientela nazionale e straniera che mi fece conoscere personaggi come Mario Rigoni Stern, Olmi, Celentano e il suo Clan, la “bella gente” brianzola, Rumor (allora Presidente del Consiglio) che convinse l'Ambasciatore Ugo Bicego ad offrirmi un'esposizione alle Nazioni Unite (da me non accolta per giusta valutazione dei miei limiti) e al Grand Palais di Parigi su invito di M.me Benketira, Presidente dell’Unesco .

Il sentito bisogno di seguire meglio la crescita dei miei due bambini, Manuel e Sara, mi indusse a lasciare la Galleria nel momento di maggior successo, permettendomi però di ristrutturare la casa paterna dalle fondamenta con l’apertura dell’ammirato studio ancora in funzione.

Il mio rifiuto a servirmi di strutture mercantili, dopo le alterne fortune con la Galleria-Casa Editrice Abba di Brescia e la Galleria pugliese SK, mi indusse a un percorso alternativo alle gallerie di prestigio, alle Fiere d’Arte , esludendo l'appoggio dei Critici e mercanti, come Mario Russo della Barcaccia (da me ritenuti, a torto o a ragione, non in sintonia con mia linea di pensiero).
Ecco perché, accanto a una pittura forte, spesso violenta, in linea con le grandi rivendicazioni sociali cominciai a coltivare una mia nicchia dedicata all’arte sacra e alle tecniche monumentali: una guerra impari con le mode indirizzate verso la negazione del figurativo: praticamente 20 anni di volontario oscuramento.

Come artista mi esprimo in tutte le principali tecniche pittoriche e grafiche con predilezione per la figura: per la mia attività artistica e didattica la Rizzoli-F.lli Fabbri Editori mi ha incaricato di realizzare una serie di 13 fascicoli e alcuni volumi divulgativi su disegno e pittura.

Per molti anni sono stato testimonial della Ferrario spa, la più antica fabbrica italiana di prodotti per belle arti: ho potuto quindi dipingere e dimostrare la versatilità dei colori di nuova generazione nelle grandi fiere di Milano, Roma e Francoforte, o nelle Accademie di Brera, Anversa , Mosca e Almaty con il supporto di un valido laboratorio chimico.
Dipingere nella solitudine di uno studio le grandi tele da collocare poi sulle volte e sulle pareti delle chiese (vaste anche decine di metri quadrati), comporta il bisogno di ossigenarsi con l’insegnamento e con gente avida di cultura che accompagno spesso alle mostre e agli eventi d’arte delle nostre città.

Pur evitando i concorsi (solo un paio di primi premi nazionali negli anni ’70), ho sempre curato personalmente le mie mostre, soprattutto nelle città icona dei movimenti d’arte: dal 1965 ho esposto in Italia e all'estero con oltre 300 esposizioni collettive e personali in gallerie, Ville storiche ed Enti Museali tra cui:
Treviso, Torino, Venezia, Brescia, Londra, Milano, Parigi (nella storica Galerie Bernheim, al Grand Palais e al Salon des Nations), alla Fiera del Levante di Bari e di Udine, a Roma, Taranto, Trieste, Udine, Lignano, Reggio Emilia e a Caracas, Merida, Ciudad Guyana, a New York (al Planet Studio, alla Stendhal Gallery e alla NY University), Toronto, Düsseldorf, Imperia, San Remo , La Spezia, a Victoria e La Valletta (Malta)...etc.

Da una quindicina d’anni privilegio le Ville Storiche anziché le Gallerie (Palazzo Roberti, Villa Benzi –Zecchini, Villa Onigo, Villa Emo...) che mi consentono di abbinare all’esposizione conferenze e concerti; oppure i grandi ambienti attigui alle grandi Basiliche, come la mostra di Roma ai SS. Apostoli e S. Andrea della Valle.
La possibilità di viaggiare e di mantenere i contatti con il pubblico più vario mi consente di mantenere un buon livello di conoscenze nel pubblico confronto. Nei miei lavori è costante la ricerca e la sperimentazione di tecniche e colori di nuova generazione, applicate in affreschi, murales, trompe l’oëil , realizzati in stile classico o moderno, per chiese, ville ed ambienti civili.

Posso contare molti lavori di ampio respiro in una cinquantina di chiese e prestigiosi ambienti privati, ma ritengo fondamentali gli affreschi nella Basilica e nel Monastero di Montecassino (2004), quelli nel Monastero benedettino di S. Giovanni Evangelista a Lecce e la Pala d’altare per il Card. Sodano (allora Segretario di Stato Pontificio).

Devo anche citare le Volte di Ciano del Montello, Pezzan d'Istrana, Castelminio (TV), S. Maria delle Grazie di Marano Lagunare (UD) oltre alle grandiose tele del transetto nella Basilica di S. Andrea della Valle a Roma: punto di riferimento professionale determinante.

Sono attualmente in corso di studio e progettazione due grandiosi cicli d’affresco e uno ad olio su S. Benedetto (57 tele per 404 mq.) oltre ad alcune chiese tra Roma, Catanzaro e Madrid.

Un cenno come ritrattista: il ritratto monumentale di Benedetto XVI nel Palazzo Presidenziale di Malta e i ritratti degli ultimi Papi nella Sacrestia della Basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma.